RESTAURO DELLA CHIESA MARIA SS. DELLA PLATEA
L'intervento in un giro per immagini
Questo intervento è stato pubblicato sulla rivista trimestrale per la tutela dei Beni Culturali "PROGETTO RESTAURO" N. 52/2009, per le edizioni de "il prato", Saonara (Padova)
Stralcio dalla Relazione di progetto per l'intervento di manutenzione straordinaria e restauro della Chiesa Maria SS. della Platea ubicata nel Centro Antico del Comune di Genzano di Lucania (PZ)
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L'edificio, attualmente di modesta rilevanza architettonica, è stato edificato verso la seconda metà del XV secolo e custodisce interessante materiale artistico tra cui si distingue un pregevole polittico (Madonna con Bambino e Santi) di età aragonese, attribuito a scuola veneziana (prima a Lazzaro Bastiani, Venezia 1425-1512, più recentemente al celebre Giovanni Bellini detto il Gianbellino). Altri
oggetti di valore storico-artistico sono Seriamente
danneggiata dal terremoto del 1694 e successivamente da quello del 16/12/1857,
venne munita di «grosse catene di sostegno» (Ettore Lorito, Genzano di
Basilicata. Cronografia, Napoli, Tipomeccanica, 1949). Il Lorito cita altri
oggetti d'arte o preziosi custoditi nella chiesa certamente fino al 1949 ed ora
non più presenti, tra questi ricordiamo: una «artistica sfera d'argento
lastricata d'oro col piede ed ostensorio corrispondenti, dono fatto da S. E. La
chiesa, a partire dalla fine degli anni ' In realtà ciò che è stato fatto in quel periodo farebbe oggi inorridire qualsiasi persona di buon senso: le volte distrutte e sostituite da banali solai in laterocemento, nessuna traccia delle auspicate capriate in legno, le colonne delle navate e le relative arcate rimpiazzate da pilastri e travi in calcestruzzo, la facciata mutilata e privata dei pinnacoli, locali accessori e campanile demoliti e ricostruiti. Il
tutto pervaso da un malinteso "senso della modernità". Uniche
sopravvissute di questo autentico urgano sono state le murature esterne (gran
parte), i tre portali e aperture delle finestre oltre a due locali voltati a
botte (zona dell'altare maggiore e cappella della navata laterale destra). L'opera
di "ammodernamento" si è poi conclusa verso la fine degli anni '80
con la creazione di dieci nicchie sulla facciata. Si
pone in opportuna evidenza come la realizzazione delle superfetazioni in
facciata, realizzate in sopraelevazione delle antiche murature, determini
oggettivamente una condizione di instabilità delle strutture a causa della
elevata snellezza. Tali superfetazioni si elevano a due diverse quote, la prima
fino a un'altezza di mt. 12.40 mentre l'altra raggiunge la considerevole quota
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clicca sulle immagini per ingrandirle |
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Foto storiche. Facciata prima del 1960 |
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Facciata attuale ante operam |
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2 | Facciata post operam |
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3 | Pianta e contesto urbano |
Questo intervento è stato pubblicato sulla rivista trimestrale per la tutela dei Beni Culturali "PROGETTO RESTAURO" N. 52/2009, per le edizioni de "il prato", Saonara (Padova)
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