ANALISI STATISTICA DEL PATRIMONIO EDILIZIO E DELLA POPOLAZIONE
(a cura della Dott.ssa Teresa Delle Donne)
Dai
recenti rilievi effettuati nel C.S.
di Genzano di Lucania risulta che esso consta di 280 Unità Immobiliari, pari a
1092 vani, distribuiti su di una superficie di 21.064 mq.
65
Unità Immobiliari pari al 23,2% risultano vuote, mentre 314 vani pari al 28,7%
sono adibiti a magazzini, garage, magazzini o comunque non ad abitazione. (Vds.
Tab. N.1). Dai dati esposti e rappresentati in tabella risulta che si tratta di
un patrimonio immobiliare cospicuo che, a causa anche dell'elevato indice di
abbandono, versa in un precario stato di conservazione.
TAB. N. 1 - Patrimonio Edilizio Esistente |
TAB. N. 2 |
TAB. N. 3 |
TAB. N. 4 |
|||
Dinamica demografica |
||||||
Condizione profes. |
Classi d'età della |
|||||
Unità immob. uso abitaz. |
Mq. |
Vani |
N. unità imm. |
|||
e non professionale |
popolazione |
|||||
Anni 1961-1981 |
||||||
Occupate | 12.424,00 | 603 | 215 |
|
|
|
Non occupate | 3.480,80 | 175 | 65 | |||
Magazzini - Depositi | 5.759,50 | 314 |
||||
Totale | 21.064,30 | 1.092 | 280 |
Tabella N° 2 | A = tot. cancellati | B = deceduti | C = emigrati estero | D = emigrati Nord | E = emigrati Sud | F = emigrati regione | G = emigrati comune |
dinamica demografica | 546 | 160 | 49 | 209 | 63 | 55 | 170 |
.
Tabella N° 3 | H = occupati | I = cerca 1° occup. | L = pensionati | M = casalinghe | N = studenti | O = possidenti | P = infanti |
condizione prof. e non professionale | 200 | 8 | 198 | 87 | 114 | 13 | 7 |
.
Tabella N° 4 | Q = totale | R = età 0-14 | S = età 15-25 | T = età 26-65 | U = età oltre 65 | - | - |
classi d'età della popolazione | 200 | 8 | 198 | 87 | 114 | - | - |
.
Questa
constatazione non giustifica, comunque, un atteggiamento di disinteresse da
parte delle autorità e dei privati. E'
necessario ed indispensabile un intervento anche solo di consolidamento e di
adeguamento antisismico per evitare che col tempo questo settore del nostro
paese diventi un pericolo per chi ci abita e per l'intera popolazione.
Ma
un intervento così limitato risulterebbe poco praticabile in quanto
comporterebbe ugualmente l'investimento di cospicue risorse economiche,
difficilmente ammortizzabili, e si rileverebbe socialmente e culturalmente
improduttivo, come precedentemente osservato.
Tutti
gli sforzi, quindi, debbono essere indirizzati verso il riutilizzo abitativo e
sociale del Centro Antico.
Una
qualsiasi decisione in merito alle modalità di intervento nel centro antico non
può prescindere da una attenta analisi della popolazione presente.
I
dati in nostro possesso si riferiscono al 31/12/1981 e riguardano la popolazione
che, fino a questa data, risulta residente nel C.A.
Si
tratta di dati ufficiali del Comune di Genzano di Lucania che saranno analizzati
con cautela poiché sono da ritenersi non completamente rappresentativi della
realtà: la residenza anagrafica, infatti, non è indicatore di effettiva
presenza soprattutto per effetto dell'ultimo evento sismico il quale ha
provocato l'allontanamento forzato di diverse famiglie.
Nel
C.S.
di Genzano risiedono 215 nuclei familiari (Vds tab. N. 2) pari a 627 abitanti
che a seconda della classe di età a cui appartengono si possono così
suddividere: 75 bambini e ragazzi con età compresa tra O e 14 anni, 132 giovani
con età compresa tra i 15 ed i 25 anni, 250 con età compresa tra i 26 ed i 65
anni ed infine 170 ultra sessantacinquenni.
La
popolazione attiva è pari quindi al 39,8% del totale residente, percentuale
questa che è destinata ad essere ulteriormente ridimensionata allorquando
andremo a confrontarla con quella relativa al numero di abitanti effettivamente
occupati (Vds tab. N.3)
Dall'analisi
dei dati relativi alla condizione professionale e non professionale degli
abitanti del C.S. (Tab. N.3) risulta che 94 sono gli operai, 91 i lavoratori in proprio (piccoli
artigiani e piccoli agricoltori) 12 gli impiegati di concetto, 3 liberi
professionisti ed infine 8 in cerca di prima occupazione. In tutto duecento
persone effettivamente occupate pari al 31,8% dell'intera popolazione residente.
Più consistente è invece la presenza delle fasce non professionali
rappresentate da pensionati, casalinghe, studenti e bambini che comprendono il
68,2% della popolazione.
Questi
dati, associati a quelli relativi alle condizioni abitative ci danno precise
indicazioni sullo status socio-economico dei residenti nel C.S.: tale status
risulta estremamente basso.
Incrociando
i dati relativi alla popolazione con quelli relativi al patrimonio edilizio
abitato risulta che, quantitativamente, il rapporto mq./abitanti è ottimale. (Vds. tab. N° 1 e 2). Infatti per ogni abitante risultano disponibili 19,8 mq.
di superficie i quali, se opportunamente utilizzati, determinerebbero uno
standard abitativo addirittura superiore a quello indicato dal D.M. del 2/4/1968
N° 1444. Non dimentichiamo comunque che le abitazioni a cui ci riferiamo si
presentano in uno stato di degrado più o meno accentuato e che sono carenti in
quanto a servizi indispensabili.
Bisogna
inoltre sottolineare che il dato statistico da noi ricavato, in quanto tale,
presenta dei margini (sia pur minimi) di inattendibilità: di questo bisogna
tener conto prima di trarre conclusioni affrettate.
Ciò
che rimane comunque indifferibile è la necessità di un intervento nel C.S.
che, dando precise indicazioni sul recupero degli edifici e ripristinandone
qualitativamente l'assetto urbano, migliori la qualità della vita dei suoi
abitanti.
Per
assicurare un decoroso futuro al C.S. di Genzano ed alla sua popolazione è
necessario che vengano evitati errori che potrebbero pregiudicare l'attuazione
del piano di recupero.
Fondamentalmente
è l'emigrazione dal centro storico che rende incerti i risultati: per questo è
opportuno analizzare l'andamento demografico relativo agli ultimi venti anni (Vds.
tab. N.4).
Al
31/12/1961, gli abitanti erano 1039 pari a 329 nuclei familiari; di questi, nel
ventennio da noi considerato, 160 sono deceduti e 546 trasferiti. Più
precisamente 49 sono emigrati all'estero, 209 al nord Italia, 63 al Sud Italia,
55 nella regione e 170 nel Comune stesso.
In
20 anni la popolazione è calata del 50% !
Da
quanto detto risulta evidente che ad incidere sul decremento demografico è
stata l'emigrazione interna ed esterna.
Per
quanto riguarda l'esodo esterno, la percentuale così alta (68,9% sul totale
della popolazione trasferita) è senza dubbio da imputare alle difficoltà
occupazionali verificatosi nel nostro paese nell'ultimo ventennio ed al fascino
di facili guadagni, largamente disatteso, esercitata in questo periodo
dall'espansione economica dell'industria del nord, fenomeno che ha interessato
non solo Genzano ma tutto il Sud d'Italia.
Altro
discorso va fatto por l'emigrazione interna al Comune la quale, invece, è senza
dubbio da imputare alle carenze strutturali del patrimonio edilizio del C.A.
oltre che alla mancanza di infrastrutture e di servizi necessari a soddisfare le
sempre maggiori esigenze della popolazione.
Il
presente Piano di Recupero del Centro Antico del Comune di Genzano, redatto in
conformità con quanto stabilito dalla legge N. 457 del 5 agosto 1978,
disciplina gli interventi intesi al recupero del patrimonio edilizio esistente.
Esso
comprende le aree delimitate e specificate negli elaborati grafici e
descrittivi. Per tutti i manufatti restanti fuori del P.d.R. si potranno
comunque effettuare gli interventi con l'osservanza delle disposizioni vigenti.
Il
rinnovamento urbano è un problema non nuovo nella storia dell'urbanistica; esso
si ripropone in maniera drammatica ovunque in Italia, per la spinta dovuta
all'Urbanizzazione e per noi in modo particolare per la violenza con cui il
sisma ha colpito i centri abitati.
Comunque
è necessario affermare che il recupero di strutture esistenti non si identifica
soltanto con la loro ricostruzione o col rinnovamento urbano e che le soluzioni
d'intervento sono varie come varia è la qualità e la quantità del patrimonio
immobiliare e le condizioni socio-economiche delle popolazioni.
Il
Piano sarà, conseguentemente ed in conformità alla Legge N. 457/78, un
"Piano di Restauro Urbanistico e di Risanamento urbano".
In
particolare le operazioni effettuate consistono in:
Inquadramento
del Centro Antico nel contesto territoriale e in riferimento allo strumento
urbanistico vigente;
Indagine
storica, tettonica ed urbanistica con individuazione degli elementi di
rilievo storico-ambientale così come i beni da tutelare;
Indagine
sulla situazione demografica, economica e sociale;
Rappresentazione
in forma diagrammatici dello stato attuale;
Verifica
degli standards urbanistici;
Rappresentazione
in forma diagrammatici delle ipotesi progettuali;
Ipotesi
progettuali;
g.1)
Localizzazione di aree e manufatti sui quali intervenire con operazioni di
restauro;
g.2)
Miglioramento degli standards urbanistici commisurati alla popolazione
potenziale;
g.3)
Formazione di un complesso di norme volte alla riqualificazione del tessuto
edilizio, alla ottimizzazione delle qualità abitative, alla regolamentazione
delle attività localizzate nel c.a.;
g.4)
Difesa di tutto quanto origine e causa dell'identità del centro storico e del
processo di identificazione degli abitanti.
.