CENNI STORICI

L'attuale Genzano si presenta distinto in due parti: il cosiddetto "paese vecchio" e il "borgo nuovo". La parte più recente si è sviluppata in un periodo non anteriore al 1600.

La parte antica, invece, che è oggetto dell'attuale Piano di Recupero urbano, ha una origine alto-medioevale; essa è costituita da un corto sperone rivolto verso nord e circondato da tre profondi valloni a ovest a nord e ad est (rispettivamente il vallone dei Greci, il vallone di Ripa Alta ed il vallone di S. Antonio o S. Michele). La tipologia urbana è, quindi, tipicamente medioevale con le case che si snodano le una addossate alle altre intorno a poche vie principali che si raccolgono intorno alla Chiesa Madre e alla Chiesa dell'Annunziata annessa all'ex convento delle clarisse di Santa Chiara.

"Le Frane sono sempre state e continuano ad essere un grave pericolo data la natura del terreno poco coerente e facilmente erodibile dall'azione delle acque. Una delle più rovinose fu quella del 1905 che fece precipitare nel vallone dei Greci otto case e varie cantine uccidendo sedici persone.” (Cfr. M. Battaglino “Le origini di Genzano di Lucania” 1981)

L'assetto urbano è stato stravolto, inoltre, da diversi terremoti tra i quali l'ultimo del 23 Novembre 1980 che ha provocato diversi e gravi danni e dissesti.

I movimenti franosi ed i dissesti non hanno, però, mai portato alla luce oggetti antichi che rivelassero un insediamento pre-medioevale.

Lo sperone occupato dall'attuale paese vecchio cominciò a popolarsi nel corso del 400-600 raccogliendo gli abitanti dal Pagus Gentianus (latifondo sorto nella zona circostante le contrade di Pago e della Pila Grande, tra la fine del I secolo a.C. e la fine del I secolo d.C., il cui primo o maggiore padrone fu un "Gentius" da cui deriverebbe l'attuale nome di Genzano).

A determinare tale esodo sarebbero state le invasioni barbariche, la guerra tra greci ed ostrogoti insieme alla malaria che imperversava in quella zona. Scelsero questo sito perché esso, cinto da valloni e collocato in alto, li garantiva sia dagli attacchi esterni sia dall'infezione malarica.

Gli abitanti di Genzano continuarono a vivere di agricoltura coltivando le terre circostanti, soprattutto a grano e vigneti ed allevando maiali nei folti boschi che sicuramente lo hanno circondato fino alla prima metà del 1700.

In questo esteso periodo la popolazione consisteva in 2060 abitanti dediti appunto all'agricoltura ed all'allevamento del bestiame (come risulta dalla Relazione Gaudioso sulla Basilicata del 1736). ....  

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